«Le palme ci invitano a diventare artigiani di pace»

Ieri mattina il Prevosto Mons. Norberto Donghi ha presieduto in centro la Processione con le Palme e a seguire la Santa Messa in Basilica San Martino.

Abbiamo celebrato ieri la Domenica delle Palme, in centro il Prevosto Mons. Norberto Donghi ha presieduto come ogni anno la Benedizione delle palme e degli ulivi e la Processione che ha guidato i fedeli dalla piazza del Santuario fino in Basilica.

In una piazza gremita di famiglie con i loro bambini Mons. Donghi ha dato inizio alle celebrazioni della Settimana Santa che ci porterà alla celebrazione della Pasqua questo sabato alle 21.00 nelle parrocchie della Comunità Pastorale.

Treviglio ha visto riempirsi le strade di rami d’ulivo e di palma che venivano sventolati in aria. La palma, simbolo dell’entrata di Gesù a Gerusalemme, ci ricorda la vittoria di Dio sulla morte, ci ricorda che Dio è vittorioso. «Quando guarderete questa palma, – ha detto il Prevosto – portandola a casa, ricordatevi che Gesù ha vinto. E il rametto d’ulivo invece ci ricorda la pace. […] Dopo il diluvio, Noè mandò la colomba fuori dalla sua arca e quando le acque si stavano abbassando quella tornò con il ramo d’ulivo…ritornava la pace sulla terra.»

L’invito a portare la pace

Alla fine della breve omelia il Prevosto ha rilanciato un invito alla pace, che parta dai piccoli gesti quotidiani, che parta da noi, per essere esempio e testimonianza di una pace possibile. «Ricordiamoci, appendendolo nelle nostre case, che il ramo d’ulivo vuole portare la pace. Portando a casa questo rametto è come se dicessimo a Gesù, “Gesù io voglio essere un ragazzo, una ragazza, un uomo, una donna di pace”.»

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